Politica di Coesione 2025: Un Nuovo Approccio per Sostenere l'Europa del Futuro
Il 1° aprile 2025, la Commissione Europea ha avviato una revisione della politica di coesione dell'UE, mirando a rafforzare la competitività, la decarbonizzazione, la difesa, la sicurezza, le regioni di confine orientale, l’edilizia residenziale accessibile e la resilienza idrica. L’obiettivo è incentivare gli Stati membri a investire nelle priorità strategiche europee, riducendo nel contempo le disparità economiche, sociali e territoriali. Tra le principali novità, il rafforzamento del sostegno alle grandi imprese in settori strategici come la difesa e la tecnologia, l’aumento dei fondi per l’edilizia residenziale accessibile e nuove misure per contrastare la siccità. Inoltre, la politica di coesione favorirà la transizione energetica con investimenti in infrastrutture energetiche e ricarica dei veicoli elettrici.
Con una riorganizzazione dei fondi di coesione per il periodo 2021-2027, gli Stati membri saranno invitati a riallocare parte delle risorse per promuovere questi obiettivi strategici. La Commissione punta a concludere questo esercizio di riforma entro il 2025, con l’avvio dei nuovi programmi previsto per l’inizio del 2026.In questo nuovo scenario, l’Europa si prepara a rispondere con maggiore efficienza alle sfide globali, rafforzando la sua resilienza e innovazione.
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ProtectEU: La Nuova Strategia di Sicurezza Interna dell'UE
Il 1° aprile 2025, la Commissione Europea ha presentato ProtectEU, una strategia di sicurezza interna pensata per rafforzare la protezione dei cittadini dell'Unione e migliorare la capacità di risposta dell'UE alle minacce globali. In un contesto geopolitico sempre più complesso, con l’aumento delle minacce ibride, la criminalità organizzata e il terrorismo, la strategia si propone di migliorare la cooperazione tra Stati membri, istituzioni europee e società civile, puntando a un approccio integrato che coinvolga cittadini, imprese e ricercatori. Tra le principali misure, ProtectEU prevede un potenziamento degli strumenti legali a disposizione delle forze dell'ordine, con un focus particolare sulla protezione delle infrastrutture critiche, la cybersicurezza e la lotta contro la radicalizzazione online. Inoltre, la strategia promuove una maggiore condivisione delle informazioni tra gli Stati membri e le agenzie europee, come Europol, per prevenire e rispondere rapidamente alle minacce. Come sottolineato dalla Presidente Ursula von der Leyen, la sicurezza è la base di società aperte e di un’economia prospera. Con ProtectEU, l’UE punta a rafforzare la propria resilienza interna, proteggendo meglio i suoi cittadini e aumentando la cooperazione internazionale, soprattutto con partner strategici come l’America Latina e il Mediterraneo, per difendere gli interessi di sicurezza europei al di fuori dei confini dell’Unione.
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La Commissione Approva il Pagamento di €3,26 Miliardi alla Francia sotto NextGenerationEU
Oggi la Commissione Europea ha dato il via libera a una valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento della Francia per €3,26 miliardi nell’ambito di NextGenerationEU, il piano europeo per la ripresa, volto a rendere l'Unione più verde, digitale e competitiva. Questo importo rappresenta la quarta rata nel piano di recupero e resilienza della Francia. La valutazione preliminare della Commissione conferma che la Francia ha rispettato i traguardi e le tappe necessarie per questo pagamento, finanziato dal Recovery and Resilience Facility, lo strumento principale di NextGenerationEU. Gli investimenti inclusi riguardano diverse aree, come il miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici pubblici, l’avanzamento delle infrastrutture di trasporto sostenibile, la digitalizzazione di imprese, scuole e settori culturali, e due riforme per ridurre le emissioni di gas serra nelle città. Tra le misure di punta della richiesta di pagamento c’è l'espansione dell'accesso alla formazione digitale per l'istruzione superiore, che ha coinvolto oltre 1,7 milioni di studenti. Inoltre, l’investimento in efficienza energetica ha permesso il restauro di 8,75 milioni di metri quadrati di edifici pubblici e il completamento dei lavori di ristrutturazione energetica in oltre 680 scuole. Il prossimo passo prevede che la Commissione invii la valutazione preliminare al Comitato Economico e Finanziario, che avrà quattro settimane per esprimere il suo parere. Dopo un parere positivo, la Commissione adotterà la decisione di pagamento, consentendo il trasferimento dei fondi alla Francia. Una volta completato questo pagamento, il totale dei fondi erogati alla Francia attraverso il Recovery and Resilience Facility raggiungerà i 34,13 miliardi di euro, coprendo l'82% dei traguardi del piano.
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Primo Summit UE-Asia Centrale: Una Nuova Partnership Strategica
Il 4 aprile 2025, si è tenuto il primo Summit tra l’Unione Europea e i paesi dell’Asia Centrale a Samarcanda, con la partecipazione dei leader di Uzbekistan, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan e Turkmenistan. Durante l’incontro, è stata annunciata una nuova partnership strategica tra le due regioni, mirata a rafforzare la cooperazione in aree cruciali come trasporti, energia, materie prime critiche e digitalizzazione. Nel contesto del Global Gateway, l'UE ha presentato un pacchetto di 12 miliardi di euro per migliorare le infrastrutture e la connettività, sostenendo anche il Corridoio di Trasporto Trans-Caspio. I leader hanno inoltre discusso della sostenibilità e dell'energia verde, con un focus su come migliorare i legami economici e favorire la stabilità regionale. Questo Summit rappresenta un passo importante per consolidare la cooperazione tra l’UE e l’Asia Centrale, con l’obiettivo di promuovere la crescita, la sicurezza e la prosperità a lungo termine.
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L'UE Avvia un Ponte Aereo Umanitario dopo il Terremoto in Myanmar e Fornisce Ulteriore Assistenza
A seguito del devastante terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar lo scorso venerdì, l'Unione Europea ha intensificato gli sforzi di soccorso lanciando un'operazione di Ponte Aereo Umanitario. Il primo volo è partito oggi da Copenaghen verso Yangon, trasportando 80 tonnellate di materiali, tra cui tende, kit di protezione per bambini, kit sanitari e per l’acqua, destinati a UNICEF e distribuiti a Mandalay dai partner UE. Inoltre, a seguito dell’attivazione del Meccanismo di Protezione Civile dell'UE da parte dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari, un team di 12 esperti europei provenienti da Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Slovenia, Lussemburgo e Norvegia è stato inviato a Bangkok e Kuala Lumpur per garantire che gli aiuti dell’UE raggiungano i bisognosi. L'UE ha anche attivato il servizio satellitare Copernicus per facilitare la valutazione dell’impatto e ha rilasciato €2,5 milioni in aiuti umanitari. Inoltre, sono stati destinati €500.000 all'appello di emergenza della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC). Questa risposta tempestiva si aggiunge ai €33 milioni già destinati alla crisi umanitaria in Myanmar all’inizio del 2025, portando il totale a oltre €35 milioni. L'UE continua a fornire assistenza diretta attraverso organizzazioni umanitarie verificate, per garantire aiuti fondamentali nelle zone più colpite.
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L'UE e la Turchia Riprendono il Dialogo Economico ad Alto Livello
Il 3 aprile 2025, a Bruxelles, si è svolto il Dialogo Economico ad Alto Livello (HLED) tra l'Unione Europea e la Turchia, presieduto dai Commissari UE Valdis Dombrovskis (Economia e Produttività) e Marta Kos (Allargamento), e dal Ministro delle Finanze turco Mehmet Şimşek. Questo incontro, il primo dal 2019, ha offerto l'opportunità di fare il punto sulle relazioni economiche e finanziarie tra UE e Turchia, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in vista di sfide globali sempre più complesse.
Durante l'incontro, si è discusso dell'attuale situazione economica e delle riforme strutturali in corso in Turchia, inclusi i piani per migliorare la produttività e promuovere una crescita economica sostenibile. I rappresentanti UE hanno anche espresso preoccupazione per recenti arresti e detenzioni di funzionari eletti, membri della società civile e giornalisti, ribadendo che una democrazia vibrante e lo stato di diritto sono fondamentali per attrarre investimenti internazionali e garantire stabilità macroeconomica. Un importante Business-to-Business Dialogue ha avuto luogo nel pomeriggio, mettendo in contatto le comunità imprenditoriali europea e turca, esplorando come migliorare la competitività, promuovere la transizione verde e facilitare l'accesso delle PMI al finanziamento sostenibile. I rappresentanti hanno concordato di incontrarsi nuovamente nel 2026 in Turchia per proseguire la cooperazione economica e mantenere un dialogo aperto e costruttivo su sfide comuni e opportunità future. dall'industria.
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La Commissione Sostiene 135 Nuovi Progetti per le Riforme degli Stati Membri
Il 31 marzo 2025, la Commissione Europea ha approvato 135 nuovi progetti sotto lo Strumento di Supporto Tecnico (TSI), destinati ad aiutare gli Stati membri ad attuare 390 riforme nel 2025. Questi progetti mirano a migliorare la resilienza e la competitività dell'UE, con focus su aree chiave come la qualità della pubblica amministrazione, il supporto alle PMI, e la transizione verde e digitale.
Il TSI sostiene 109 riforme per migliorare l'ambiente imprenditoriale e ridurre il divario di innovazione, e promuove oltre 130 riforme per la transizione digitale, con un'attenzione particolare all'Intelligenza Artificiale (AI). In particolare, il progetto “FutureProof Education” aiuterà le scuole in Germania, Svezia e Irlanda nell'uso responsabile dell'AI.
Il programma include anche 40 progetti multi-paese, che favoriscono la collaborazione tra Stati membri per modernizzare procedure fiscali e semplificare gli oneri per le PMI. Complessivamente, il TSI supporta 119 riforme per rafforzare le amministrazioni pubbliche e prepararle alle sfide future, contribuendo alla modernizzazione dell'Unione.
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L'UE Multa i Produttori di Auto e l'ACEA per un Cartello sul Riciclo dei Veicoli a Fine Vita
Il 31 marzo 2025, la Commissione Europea ha inflitto una multa complessiva di 458 milioni di euro a 15 produttori di automobili e all'Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (ACEA) per aver partecipato a un cartello durato oltre 15 anni sul riciclo dei veicoli a fine vita. Mercedes-Benz non è stata multata grazie alla sua collaborazione nel rivelare il cartello nell'ambito del programma di clemenza. L'infrazione riguardava due pratiche anticompetitive: i produttori hanno concordato di non pagare i demolitori per il trattamento dei veicoli e di non promuovere la quantità di materiale riciclato utilizzato nelle nuove auto. Il cartello ha avuto un impatto significativo sui consumatori e sulla concorrenza nel mercato. La Commissione ha applicato il programma di clemenza, con Mercedes-Benz che ha ricevuto l'immunità totale, mentre altre aziende come Stellantis, Mitsubishi e Ford hanno ricevuto riduzioni sulle multe per la loro cooperazione. Il procedimento di risoluzione rapido ha consentito una decisione più celere, riducendo il costo complessivo per i consumatori. Inoltre, la Commissione ha avviato un'indagine sull'approvvigionamento e riciclo di materie prime critiche per rafforzare la cooperazione industriale in linea con le normative antitrust dell'UE.
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