100 Giorni della Commissione VDL 2.0
La Commissione von der Leyen 2.0 ha raggiunto il traguardo dei primi 100 giorni, mantenendo il focus su competitività, difesa e sostegno all’Ucraina in un contesto geopolitico sempre più complesso. Durante la conferenza stampa, la Presidente ha sottolineato i progressi compiuti: accordi commerciali con Svizzera, Messico e Mercosur, rilancio dei negoziati con Malesia e Caricom, e una rinnovata cooperazione con l’India su commercio e innovazione. Sul fronte economico, la Presidente ricorda che l’UE ha già lanciato otto iniziative per rafforzare la competitività, come il Clean Industrial Deal e il Competitiveness Compass. Ma la sicurezza resta cruciale: con il pacchetto REARM Europe da 800 miliardi, la Commissione punta a rafforzare la difesa europea e a trasformarla in un volano per l’industria e l’innovazione. Von der Leyen ha poi annunciato la creazione del primo Security College, per garantire un approccio proattivo alla sicurezza, monitorando e rispondendo rapidamente ai rischi emergenti. La Presidente ha chiuso con un appello all’azione: “È il momento dell’Europa. Serve velocità, determinazione e visione per costruire un futuro più forte e sicuro.
Guerra commerciale all’orizzonte? L’UE Risponde ai dazi USA
L’Unione Europea ha reagito alla decisione degli Stati Uniti di imporre nuovi dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’UE. La Commissione Europea ha annunciato contromisure immediate e proporzionate, colpendo un valore equivalente di esportazioni USA verso l’Europa. Cosa succede ora? Dal 1° aprile, saranno ripristinate le misure di ritorsione del 2018 e 2020 su prodotti americani. Entro il 13 aprile, verranno introdotti nuovi dazi su merci statunitensi per un totale di 26 miliardi di euro, in risposta ai dazi USA da 28 miliardi di dollari. L’UE resta aperta al dialogo, ma non lascerà senza risposta una decisione considerata ingiustificata e dannosa per imprese e consumatori. L’approccio europeo è riassunto nelle parole di Maroš Šefčovič, Commissario per il Commercio e la Sicurezza Economica che ha dichiarato: “I rapporti commerciali tra UE e USA sono redditizi per entrambe le parti e dovremmo rafforzarli, non indebolirli. Purtroppo, i nuovi dazi americani vanno nella direzione sbagliata. L’UE continuerà a cercare soluzioni vantaggiose per tutti, ma non esiteremo a difendere i nostri interessi economici.“
Sicurezza UE, il Parlamento alza la voce!
L’Europa non può più permettersi il “business as usual” di fronte alle minacce alla sua sicurezza. Il 12 marzo, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che chiede azioni immediate per rafforzare la difesa dell’UE, a partire dall’aumento della fornitura di armi e munizioni all’Ucraina, senza restrizioni sull’uso di sistemi d’arma occidentali contro obiettivi russi. La risoluzione sottolinea che l’UE sta affrontando la più grave minaccia militare alla sua integrità territoriale dalla fine della Guerra Fredda. Per questo, gli eurodeputati chiedono procedure più rapide in caso di crisi e lo sviluppo di una vera autonomia operativa europea all’interno della NATO. La sicurezza non può più dipendere da paesi terzi, soprattutto in un contesto in cui le incertezze sulla posizione futura degli Stati Uniti generano instabilità. Per realizzare una strategia di difesa ambiziosa, il Parlamento propone un significativo incremento degli investimenti comuni nel settore militare, con finanziamenti innovativi come l’emissione di defence bonds europei. Inoltre, chiede di semplificare i processi decisionali, riducendo il ricorso all’unanimità per le decisioni in materia di difesa. La risoluzione, approvata con 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astensioni, arriva in un momento chiave. Il 19 marzo la Commissione dovrebbe presentare il Libro Bianco sulla difesa europea, con proposte per far ripartire la macchina industriale europea a favore della difesa e della sicurezza.
Un nuovo approccio europeo per i rimpatri tra efficienza, sicurezza e preoccupazioni
L’Unione Europea lancia la proposta, già annunciata dalla Presidente von der Leyen nelle sue linee guida politiche, per rendere i rimpatri più rapidi ed efficaci ma il dibattito è già acceso. Con tassi di ritorno fermi al 20%, la Commissione ha presentato un piano per un sistema comune che mira a uniformare e velocizzare le procedure di espulsione, garantendo al contempo il rispetto dei diritti fondamentali. Tra le novità principali, un Ordine di Rimpatrio Europeo, il riconoscimento reciproco delle decisioni tra gli Stati membri e regole più stringenti per incentivare le partenze volontarie. Previsti anche obblighi più severi per i rimpatriandi, come la verifica dell’identità e la cooperazione con le autorità, mentre chi rappresenta una minaccia alla sicurezza sarà soggetto a regole ancora più rigide, incluso il rimpatrio forzato. Infine, gli Stati membri potranno istituire hub di rimpatrio con Paesi terzi e proprio questo punto, rimandando al modello Italia-Albania e secondo alcuni anche a quello UK-Rwanda, ha sollevato interrogativi sulle garanzie offerte ai migranti. La proposta, che rientra nel Patto sulla Migrazione e l’Asilo previsto per il 2026, ha suscitato infatti reazioni contrastanti. Se da un lato alcuni governi vedono un passo avanti verso una gestione più efficace delle migrazioni, organizzazioni per i diritti umani denunciano il rischio di violazioni e di una politica sempre più restrittiva.
L’Unione Europea rafforza l’approvvigionamento di medicinali critici con il nuovo Critical Medicines Act
Garantire ai cittadini europei l’accesso ai medicinali di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno, è fondamentale. Tuttavia, negli ultimi anni l’UE ha dovuto fare i conti con gravi carenze di medicinali, esacerbate da eventi globali come la pandemia di COVID-19. In risposta a queste difficoltà, la Commissione Europea ha presentato, l’11 marzo, il Critical Medicines Act. Questa proposta si concentra su diverse soluzioni strategiche per superare le principali cause delle carenze, come i problemi di produzione, i rischi nelle catene di approvvigionamento e la concorrenza globale per le risorse, migliorando al tempo stesso la capacità produttiva dell’UE. Inoltre, l’atto propone l’uso degli appalti pubblici per garantire catene di fornitura più sicure e favorire l’accesso ai medicinali essenziali in modo equo tra gli Stati membri. La collaborazione tra i paesi dell’UE sarà parimenti incentivata, facilitando acquisti congiunti per ottenere una distribuzione più equa delle risorse. Infine, il programma esplorerà partnership internazionali per ridurre la dipendenza da un numero limitato di fornitori, rafforzando la resilienza dell’Europa in caso di crisi.
L’UE avvia le trattative per un nuovo accordo commerciale con il Sud Africa
Durante il vertice UE-Sud Africa a Città del Capo, la presidente Ursula von der Leyen e il presidente António Costa hanno annunciato l’inizio delle trattative per un nuovo accordo commerciale e di investimento con il paese africano. Sud Africa sarà il primo paese a firmare un accordo di questo tipo con l’Unione Europea, che si concentrerà su investimenti, transizione verso l’energia pulita, competenze, tecnologia e sviluppo di industrie strategiche lungo l’intera filiera, creando così posti di lavoro di qualità in Africa. Inoltre, i leader hanno concordato di estendere la cooperazione anche ai materiali grezzi critici. Per dare il via a questa nuova fase nelle relazioni UE-Sud Africa, la presidente von der Leyen ha annunciato il pacchetto di investimenti Global Gateway del valore di 4,7 miliardi di euro destinato principalmente a progetti che sostengano la transizione verso un’energia pulita e giusta nel paese. Il pacchetto Global Gateway si concentrerà anche sull’infrastruttura di connettività, sia fisica che digitale, e sul rafforzamento dell’industria farmaceutica locale in Sud Africa.
La Commissione lancia il secondo round per gli acquisti coordinati di gas tramite AggregateEU
Oggi la Commissione Europea ha avviato il secondo round di abbinamento a medio termine per coordinare gli acquisti di gas attraverso la piattaforma AggregateEU. Le aziende dell’UE e della Comunità Energetica potranno presentare e aggregare la domanda di gas per periodi di 6 mesi che vanno da luglio 2025 a ottobre 2030, accedendo a offerte competitive da fornitori internazionali affidabili. Per partecipare a questo bando, le richieste devono essere inviate entro il 17 marzo, e le offerte dei fornitori saranno messe a gara dal 18 al 21 marzo. Dopo che la domanda e l’offerta saranno abbinate tramite la piattaforma, le singole aziende negozieranno i contratti bilaterali. I round a medio termine su AggregateEU fanno parte della strategia della Commissione per garantire la stabilità e la prevedibilità delle forniture di gas oltre la crisi a breve termine affrontata dall’UE negli ultimi anni. Questo nuovo round di gara dimostra la determinazione dell’Unione a diversificare le proprie forniture energetiche lontano dalla Russia.
Aperta la Consultazione sul Nuovo Quadro di Aiuti di Stato per la Transizione Verde
La Commissione Europea ha lanciato una consultazione per raccogliere i pareri degli interessati sul nuovo Quadro di Aiuti di Stato (State aid Framework accompanying the Clean Industrial Deal – CISAF) pensato per supportare il Clean Industrial Deal. Il quadro offre un’opportunità unica per i paesi membri di accelerare la transizione verso un’industria più verde e competitiva. Consentirà ai Paesi membri di progettare misure di aiuto statale più agili, mirate a promuovere l’adozione di tecnologie verdi e a garantire investimenti nel settore delle energie rinnovabili, della decarbonizzazione industriale e nella produzione di tecnologie pulite. Con l’obiettivo di facilitare la crescita di una produzione sostenibile, il CISAF si propone di semplificare i processi di finanziamento, permettendo l’accesso rapido a fondi vitali per accelerare il cambiamento. La consultazione è aperta fino al 25 aprile 2025 e rappresenta un’occasione per esprimere il proprio punto di vista su un tema che segnerà il futuro della competitività europea