La Commissione Europea presenta la Bussola per la Competitività (EU Competitiveness Compass) – Il 29 gennaio, la Commissione Europea ha svelato la Bussola per la Competitività, un piano strategico per rilanciare l’economia dell’UE nei prossimi cinque anni e colmare il divario con Stati Uniti e Cina. Basato sul rapporto di Mario Draghi, il piano si articola su tre pilastri: innovazione e produttività, decarbonizzazione e competitività, resilienza e sicurezza economica. Tra le iniziative chiave, la Commissione prevede una Strategia per l’Intelligenza Artificiale, nuovi strumenti finanziari per sostenere il capitale di rischio e un Piano d’Azione per l’Energia Accessibile per ridurre i costi energetici. Sarà avviato anche un ampio processo di semplificazione normativa, con una prima proposta omnibus attesa il mese prossimo. Nonostante l’impegno a mantenere il Green Deal centrale nelle politiche europee, alcune misure, come la revisione delle regole sulle emissioni per l’industria automobilistica e la semplificazione della tassa sul carbonio, hanno sollevato perplessità tra gli ambientalisti. Resta inoltre aperta la questione della copertura finanziaria, ma la Presidente della Commissione ha assicurato che il rilancio economico passerà attraverso investimenti mirati e riforme strutturali. Nei prossimi mesi, il pacchetto sarà ulteriormente dettagliato e affinato attraverso consultazioni, modifiche e nuove proposte.
L’UE pronta ad ascoltare l’industria automobilistica – La Commissione Europea lancerà il 30 gennaio un Dialogo Strategico con l’industria automobilistica europea, i partner sociali e i principali portatori di interessi. L’industria automobilistica impiega oltre 13 milioni di persone e contribuisce circa al 7% del PIL dell’UE. Tuttavia, si sono sviluppati molti fattori che stanno mettendo a dura prova i costruttori automobilistici europei. Grandi trasformazioni sono state e saranno indotte dalla digitalizzazione, dalla decarbonizzazione, da una maggiore concorrenza e da un panorama geopolitico in evoluzione. L’iniziativa della Commissione sottolinea l’impegno dell’UE per garantire il futuro e la competitività di un settore cruciale per la prosperità europea, perseguendo al contempo obiettivi climatici e sociali più ampi. Il Dialogo Strategico sarà presieduto dalla Presidente von der Leyen e si articolerà in incontri regolari. I relativi dibattiti saranno tenuti in considerazione dal Commissario Tzitzikostas, incaricato di sviluppare un piano d’azione per il settore.
Elezioni “scontate”? Il botta e risposta tra Bielorussia e UE – Dal 2020, la Bielorussia è stata teatro di massicce proteste contro il regime di Alexander Lukashenko, accusato di brogli elettorali e repressione dei diritti umani. Il 26 gennaio 2025, quello che è stato definito “l’ultimo dittatore d’Europa” ha nuovamente vinto le elezioni con l’86,8% dei voti. Lo stesso girono, l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, Kaja Kallas, e la Commissaria per l’Allargamento, Marta Kos, hanno condannato fermamente il processo elettorale, definendolo “né libero né equo” e ribadendo il diritto del popolo bielorusso di scegliere democraticamente i propri leader. Hanno anche richiamato l’attenzione sull’impossibilità di un monitoraggio adeguato da parte dell’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani, sul numero crescente di prigionieri politici e sul coinvolgimento del regime bielorusso nella guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Per questi motivi, i rappresentati dell’UE hanno anche riconfermato misure restrittive e mirante contro il regime. La reazione di Lukashenko non si è fatta attendere: “Non me ne frega niente dell’Occidente”.
Bruxelles proroga le sanzioni e punta sui dazi: nuova stretta su Russia e Bielorussia – Il 28 gennaio la Commissione Europea ha proposto l’introduzione di dazi sui fertilizzanti e sui prodotti agricoli provenienti da Russia e Bielorussia, con un duplice obiettivo: colpire l’economia di guerra di Mosca e rafforzare l’industria europea dei fertilizzanti che è in difficoltà. La misura riguarda il 15% delle importazioni agricole russe del 2023 che finora non erano state toccate dagli aumenti delle tariffe. Il transito di fertilizzanti e prodotti agricoli verso Paesi terzi resterà invece invariato. Questa mossa è simile a una sanzione ma non richiede il consenso unanime degli Stati membri, rendendola più facilmente attuabile. Nel frattempo, il 27 febbraio, nonostante le minacce di veto da parte dell’Ungheria, il Consiglio “Affari esteri” dell’UE si è riunito per discutere il 16° pacchetto di sanzioni contro Mosca. L’incontro si è concluso con la proroga fino al 31 luglio 2025 delle misure restrittive già in vigore. Tuttavia, Kiev non è riuscita a ottenere ciò che sperava: il divieto di acquisto del gas russo, una questione ancora controversa all’interno dell’Unione.
GECO 2024: La corsa contro il tempo per un futuro climatico sostenibile – Il rapporto “Global Climate and Energy Outlook (GECO) 2024“, pubblicato il 29 gennaio, sottolinea che le economie più grandi del mondo, i paesi del G20, non sono sulla buona strada per limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C entro la fine del secolo, come previsto dall’Accordo di Parigi. Attualmente, le politiche nazionali e gli impegni a lungo termine sono insufficienti per limitare l’aumento delle temperature a 1.5°C, con una proiezione di un aumento della temperatura media globale di 2.6°C entro il 2100. Per raggiungere l’obiettivo di 1.5°C, secondo lo studio sarebbe necessario ridurre le emissioni di gas serra del 56% entro il 2035, con un progressivo calo fino al 90% entro il 2050. Il report servirà all’Unione Europea per continuare a guidare il cambiamento con politiche ambiziose, ma è chiaro nel sostenere che un futuro sostenibile è ancora possibile, ma solo se agiamo rapidamente.
L’UE Lancia la Missione ISOS per uno spazio sostenibile – Il 28 gennaio 2025, la Commissione Europea e cinque Stati membri (Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e Spagna) hanno firmato una dichiarazione congiunta per avviare la Missione Pilota In-Space Operations and Services (ISOS). L’obiettivo di questa missione è migliorare la sostenibilità delle infrastrutture spaziali, dimostrando la fattibilità di operazioni come manutenzione, aggiornamenti, assemblaggio e rimozione di satelliti. Questa iniziativa rientra nella volontà dell’UE di inaugurare una “nuova era di governance spaziale”, con l’intento di regolamentare lo spazio e rafforzare la sua competitività contro potenze come Russia, Cina e Stati Uniti.
L’ESA Lancia il Bando per Sostenere il Futuro del Trasporto Intermodale – Il 17 febbraio, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) aprirà un bando per proposte riguardante il tema “Spazio per il Trasporto Intermodale”. Questa opportunità di finanziamento è destinata ai team europei interessati a sviluppare servizi e applicazioni spaziali sostenibili per il trasporto intermodale, che comprende sia il trasporto merci che quello passeggeri. Il bando accetterà proposte per Studi di Fattibilità e Progetti Dimostrativi. I servizi proposti devono fare uso di dati satellitari o tecnologie spaziali per migliorare e ottimizzare il trasporto intermodale.
Bando per la decarbonizzazione del settore marittimo, attenzione sui porti – È stato lanciato il terzo pilastro del bando tematico “Decarbonizzazione Marittima” – “Decarbonizzazione dei Porti”. L’obiettivo di questa sotto-tematica è sviluppare nuovi servizi a supporto della decarbonizzazione del settore marittimo, con particolare attenzione agli ecosistemi portuali. Il bando copre i seguenti temi, anche se i partecipanti sono incoraggiati a proporre servizi aggiuntivi non menzionati che contribuiscano alla decarbonizzazione degli ecosistemi portuali: (i) Digitalizzazione e miglioramento dell’efficienza; (ii) Integrazione delle energie rinnovabili; (iii) Elettrificazione verde e energia da terra; (iv) Autonomia dei veicoli portuali; (v) Monitoraggio delle emissioni. La scadenza per la presentazione delle proposte è il 15 febbraio 2025.
Consultazione Pubblica UE. Politica Comune della Pesca sotto valutazione – La Commissione Europea ha aperto una consultazione pubblica per raccogliere prove, opinioni, preoccupazioni, idee e feedback sull’efficacia del Regolamento (EU) n. 1380/2013 della Politica Comune della Pesca (PCP). Tale Regolamento prevede un insieme di norme per gestire in modo sostenibile la pesca e le risorse ittiche. La valutazione attuale mira ad esaminare l’impatto del Regolamento sulla conservazione delle risorse biologiche marine e sulla gestione delle flotte di pesca. Verrà analizzato anche l’effetto della politica sulla catena di approvvigionamento, sui consumatori e sulle autorità pubbliche negli Stati membri dell’UE dal 2014 al 2024. La consultazione sarà aperta a chiunque voglia dare il suo contributo fino al 21 aprile 2025 e rappresenta il passo successivo dopo la chiamata a raccolta di evidenze, avviata il 20 giugno 2024, che ha ricevuto 87 risposte.