EU Flash News

Nasce la strategia dell’Unione per la Preparedness europea

L’Unione Europea alza il livello di guardia con un piano ambizioso per affrontare le crisi del futuro. La Strategia dell’Unione per la Preparazione introduce 30 misure chiave per proteggere i cittadini e rafforzare la capacità di risposta a emergenze sempre più complesse, dalle tensioni geopolitiche agli attacchi informatici, dai cambiamenti climatici alle crisi sanitarie. Il piano mira a rendere più resilienti ospedali, scuole e trasporti, garantendo scorte strategiche di materiali essenziali e integrando la cultura della preparazione nei programmi scolastici. I cittadini saranno più consapevoli su come affrontare le emergenze, mentre l’UE migliorerà il coordinamento delle risposte con un nuovo Hub di Crisi. Anche il settore privato avrà un ruolo cruciale con una task force dedicata a garantire beni e servizi essenziali. Infine, la strategia mira a rafforzare la cooperazione con la NATO e i partner internazionali per affrontare minacce globali. L’Europa si prepara quindi a reagire alle sfide contemporanee, come rimarcato dalla Presidente della Commissione Europea: <<Nuove realtà richiedono un nuovo livello di preparazione in Europa. I nostri cittadini, gli Stati membri e le imprese devono avere gli strumenti giusti per prevenire le crisi e reagire rapidamente.>>

L’UE blinda l’industria dell’acciaio

La Commissione Europea ha rafforzato le misure di salvaguardia per il settore siderurgico, riducendo il tasso di liberalizzazione delle importazioni dall’1% allo 0,1%. Con questa stretta, i Paesi terzi non potranno più sfruttare le quote inutilizzate di altri Stati, inclusi Russia e Bielorussia, mentre il meccanismo di carry-over, che permetteva di trasferire le quote non utilizzate al trimestre successivo, sarà eliminato per le categorie più sotto pressione. L’obiettivo è chiaro: dare respiro ai produttori europei, incentivare gli investimenti nell’acciaio verde e recuperare quote di mercato in un contesto sempre più competitivo. Con l’aumento delle esportazioni dalla Cina e le nuove barriere commerciali negli Stati Uniti, l’industria europea si trova ad affrontare una sfida cruciale. Questa decisione, richiesta da 13 Stati membri e basata su un’analisi approfondita della Commissione, entrerà in vigore dal 1° aprile 2025, con alcune modifiche attive dal 1° luglio. La misura di salvaguardia resterà in vigore fino al 30 giugno 2026, data della sua naturale scadenza.

L’Unione Europea mira alla semplificazione della difesa

Il Consiglio Europeo ha chiesto alla Commissione di rimuovere gli ostacoli burocratici che rallentano l’industria della difesa, soprattutto per PMI e mid-cap, con un focus su appalti, cooperazione industriale, autorizzazioni e requisiti di reporting. La Commissione ha risposto con il Libro Bianco per la Prontezza della Difesa Europea 2030, annunciando un Defence Omnibus Simplification entro giugno 2025. Per costruire un sistema più snello ed efficace, la DG DEFIS sta raccogliendo contributi da Stati membri, imprese del settore e altri attori chiave. L’intento è di eliminare discriminazioni normative, velocizzare le procedure di procurement e facilitare il trasferimento di prodotti della difesa nel Mercato Interno, oltre a semplificare il Fondo Europeo per la Difesa (EDF). La consultazione sarà aperta fino al 22 aprile 2025. Per gli operatori del settore è l’occasione per far sentire la loro voce e contribuire a plasmare il futuro dell’industria della difesa in Europa.

Nuove linee guida UE per un’infrastruttura di ricarica EV sicura ed efficiente

L’Unione Europea vuole migliorare la mobilità elettrica con nuove linee guida, sviluppate dal Sustainable Transport Forum (STF), che affrontano due aspetti cruciali: la sicurezza antincendio nei parcheggi coperti e le procedure di gara per le colonnine pubbliche. Per aumentare la sicurezza vengono suggerite valutazioni del rischio, sistemi avanzati di rilevamento incendi, materiali ignifughi e attrezzature specializzate per i vigili del fuoco. Sul fronte delle procedure di gara, la guida fornisce alle autorità pubbliche gli strumenti per pianificare e gestire in modo strategico l’installazione delle colonnine di ricarica per auto e furgoni elettrici, in linea con il Regolamento sulle Infrastrutture per i Carburanti Alternativi (AFIR). Si sottolinea l’importanza di una visione a lungo termine che integri mobilità ed energia, attraverso strumenti come i Piani Nazionali (NPF) e i Piani di Mobilità Urbana Sostenibile (SUMP). Inoltre, viene raccomandato un dialogo precoce con gli operatori di rete per garantire un’integrazione efficiente con il sistema elettrico.

Raw materials: la Commissione seleziona 47 progetti per l’autonomia europea

La Commissione ha annunciato la selezione di 47 progetti strategici distribuiti in 13 Stati membri, con l’obiettivo di potenziare l’estrazione, la lavorazione e il riciclo di materiali fondamentali per la transizione verde e digitale, oltre che per i settori della difesa e dell’aerospazio. Con un investimento complessivo di 22,5 miliardi di euro, questi progetti garantiranno all’UE il raggiungimento degli ambiziosi target fissati dal Critical Raw Materials Act (CRMA): entro il 2030, almeno il 10% dell’estrazione, il 40% della lavorazione e il 25% del riciclo delle materie prime strategiche dovrà avvenire in Europa. Particolare attenzione è rivolta a materiali essenziali per la filiera delle batterie, come il litio, il nichel e il cobalto, con numerosi progetti dedicati alla loro estrazione e lavorazione.  I progetti selezionati beneficeranno di procedure di autorizzazione più rapide, massimo 27 mesi per l’estrazione e 15 per gli altri segmenti, e di un supporto coordinato da parte della Commissione, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie. Questo garantirà un accesso agevolato ai finanziamenti e una maggiore connessione con i potenziali acquirenti. L’UE non si ferma qui: a breve verrà aperta una nuova call per la presentazione di progetti strategici, segnando un ulteriore passo verso un’Europa più resiliente e meno dipendente da fornitori esterni.

L’UE controlla le importazioni chimiche: il mercato interno è a rischio?

La Commissione Europea ha avviato un monitoraggio attento delle importazioni di etilene e ammoniaca, utilizzati principalmente per la produzione di fertilizzanti e applicazioni industriali. Questa sorveglianza, introdotta per rispondere a un aumento preoccupante delle importazioni provenienti da Paesi come la Cina, consente alla Commissione di intervenire tempestivamente se le importazioni minacciano di danneggiare l’industria dell’UE. L’obiettivo non è limitare le importazioni, ma raccogliere dati chiari sui flussi di mercato, permettendo alle imprese europee di analizzare le tendenze e decidere se richiedere indagini di difesa commerciale. Inoltre, grazie a un sistema di sorveglianza più trasparente e aggiornato, la Commissione sarà meglio equipaggiata per rispondere rapidamente a eventuali richieste provenienti dall’industria. Con questo nuovo sistema, che durerà tre anni, i dati sulle importazioni di prodotti chimici specifici saranno accessibili quotidianamente sul sito della Commissione, offrendo un quadro chiaro della situazione del mercato e favorendo decisioni più informate.

Nuovo Helpdesk UE per supportare le PMI nella conformità alle sanzioni

La Commissione Europea ha lanciato un Helpdesk pensato per supportare le piccole e medie imprese (PMI) dell’UE nell’affrontare la complessità della conformità alle sanzioni internazionali. Il nuovo sportello unico fornirà supporto gratuito e personalizzato, aiutando le PMI a gestire i controlli di due diligence relativi alle sanzioni, per ridurre i rischi e i costi derivanti dalla non conformità. Con oltre 40 regimi sanzionatori globali, l’Helpdesk fornirà informazioni utili, linee guida specifiche per paese, eventi e formazione, coprendo tutte le misure restrittive dell’UE e dell’ONU. Il servizio è pensato per aiutare le PMI, che spesso hanno risorse limitate rispetto alle grandi aziende, a evitare rischi legali e opportunità di business perse. L’Helpdesk collaborerà con autorità pubbliche, istituzioni finanziarie e organizzazioni internazionali per sensibilizzare, fornire formazione e facilitare la comprensione delle normative.

È possibile partecipare all’EUDIS Defence Hackathon 2025 per Innovare la Difesa Europea

Dal 9 all’11 maggio 2025, si terrà la seconda edizione dell’EUDIS Defence Hackathon in otto città europee, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni rapide per le sfide difensive urgenti, in particolare per il campo di battaglia ucraino. Il tema principale sarà “Rapid Defence Solutions for the Ukrainian Battlefield and Beyond“. L’evento è aperto a partecipanti da tutta Europa, inclusi Norvegia e Ucraina, che potranno partecipare di persona o online. Un webinar informativo si terrà il 9 aprile per fornire dettagli sui temi del hackathon e i vari organizzatori locali. Un’opportunità unica per sviluppare soluzioni innovative e interagire con esperti del settore. Il 9 aprile ci sarà un pre-hackathon webinar ma le registrazioni per partecipare all’EUDIS Defence Hackathon 2025 sono aperte fino al 5 maggio.

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